lunedì 9 maggio 2016

SFATIAMO ALCUNI LUOGHI COMUNI SULL'UROLOGIA!

Per affrontare col sorriso i diversi aspetti della nostra specializzazione, ma senza perdere mai di vista la divulgazione e le problematiche mediche, vogliamo esaminare e sfatare alcuni luoghi comuni che circondano l’urologia.

Questo, infatti, è il primo di una serie di post che pubblicheremo sull’argomento. 
La vogliamo pensare come una sorta di rubrica periodica nella quale, di volta in volta, analizzeremo e commenteremo alcuni luoghi comuni (talvolta divertenti, ma altre volte drammaticamente molto seri) in cui ci imbattiamo quotidianamente in reparto e in studio: un modo leggero, ma che riteniamo utile per fare un po’ più di chiarezza in tema di urologia e andrologia.

Ecco l’elenco dei primi cinque luoghi comuni da sfatare, raccolti e scelti dalla nostra casistica generale.

      

      1) AI BAMBINI NON SERVE L'UROLOGO, CI ANDRANNO QUANDO SARANNO GRANDI

Falso. Molte delle patologie affrontate dall'uro-andrologo hanno un’elevata frequenza in età infantile e puberale. Una visita specialistica è fondamentale, una volta completato lo sviluppo sessuale (ossia intorno ai 12/13 anni), per valutare la fertilità del ragazzo ed evitare che patologie facilmente curabili in età giovanile (su tutte, il varicocele) possano compromettere la possibilità di avere un giorno dei figli o, in ogni caso, una vita sessuale più che soddisfacente.






2) L'UROLOGO È QUELLO CHE A OGNI VISITA TI METTE UN DITO NEL SEDERE


Falso, non sempre è necessario! L'esplorazione rettale è, certamente, parte significativa dell'esame obiettivo urologico finalizzato, per lo più, a valutare la salute della prostata. Ma non è vero che ogni volta che si va dall’urologo ci si deve sottoporre a questo tipo di esame.






3) LA PROSTATA "TI VIENE" SOLO QUANDO SEI VECCHIO

Falso. La prostata non "ti viene"... perché è un organo che si ha da quando si nasce. Però, è durante l'invecchiamento, e in seguito ai cambiamenti ormonali, che questa ghiandola cresce progressivamente fino a raggiungere, dopo i 50 anni, dimensioni significative che causano i famosi sintomi urinari prostatici. Ed è, in ogni caso, sempre consigliabile rivolgersi a un urologo e farsi visitare periodicamente già a partire dai 40 anni in su, per cercare prevenire qualsiasi eventuale forma tumorale.





4) HO UN TESTICOLO DOLORANTE E, IN BASE AI MIEI SINTOMI, SU INTERNET DICONO CHE SI TRATTA SICURAMENTE DI TUMORE

Falso. Prima di farvi prendere dal panico grazie al post che avete letto in internet su un forum qualsiasi, e prima ancora di auto-diagnosticarvi, ascoltate il parere di un medico specialista.
Il dolore testicolare, infatti, è un sintomo estremamente aspecifico che solo raramente può essere associato al tumore. Nella maggior parte dei casi si   associa a infiammazione del testicolo o alla cosiddetta torsione. Ciò che è certo è la necessità urgente di una valutazione specialistica andrologica.


E concludiamo la nostra prima “TOP FIVE” con uno dei luoghi comuni, da sfatare, fra i più gettonati... non chiedeteci il perché!!!




5) LE POMPE VACUUM PER ALLUNGARE IL PENE NON FUNZIONANO E SONO SOLO DANNOSE.

Falso. Ebbene sì, esistono alcuni studi che hanno dimostrato come lo stretching dell'asta peniena possa determinare un reale, anche se non particolarmente significativo, allungamento del membro stesso. Ovviamente, essendo il nostro un ambito medico scientifico, non ci riferiamo a quelle pompette vendute su siti più o meno raccomandabili o nei sexy shop e che promettono ingrandimenti e allungamenti esponenziali. Anche se il principio meccanico è il medesimo, ci riferiamo, invece, a specifici Vacuum device medicali per la disfunzione erettile che permettono di ridare elasticità al pene, specialmente dopo un intervento chirurgico o nelle malattie che lo accorciano (vedi post su La Peyronie). 
Nonostante tutto però, l'allungamento realisticamente raggiungibile attraverso questi apparecchi (che, sottolineiamo, devono essere prescritti da un medico) non supera mai il centimetro. Per allungare in maniera significativa l'asta del pene, nei soli casi di effettiva necessità dovuta a micropenia o a fibrosi, bisogna necessariamente ricorrere a un trattamento chirurgico, affidandosi a un team medico specializzato nella gestione delle problematiche genitali maschili.


Se questo post vi ha incuriosito, interessato e avete voglia di togliervi lo sfizio di capire se qualcosa che avete letto o sentito dire sia vero o falso in questo campo della medicina, non esitate a fare qui la vostra domanda… oppure scriveteci all’indirizzo info@androteam.it! Vi risponderemo.


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