(François Gigot de la Peyronie)
Oggi
trattiamo un argomento davvero poco conosciuto, anche in ambito
medico-scientifico: la malattia di La Peyronie, altrimenti nota come Induratio Penis Plastica (IPP); si tratta
di una grave fibrosi del pene che, col passare del tempo, ne causa la
deformità.
Ok…
a questo punto ci immaginiamo già le vostre reazioni: disgusto, orrore, brivido
e raccapriccio! E, forse, la voglia di interrompere la lettura dato l’argomento
all’apparenza “pesantino” e molto specifico. Tranquilli, non mettiamo foto
cruente né terminologia eccessivamente tecnica perché, come già sapete, la
nostra volontà di scrivere di certi argomenti non è solo dettata dalla
professione che svolgiamo. Il nostro interesse primario, atttraverso questo
blog, è quello di divulgare, fare conoscere a chi non è del “mestiere” aspetti
e problemi dell’urologia di cui poco spesso si parla e che, però, vedono
coinvolte molte più persone di quanto si pensi!
Torniamo
allora a questa “sconosciuta” malattia.
Sebbene
sia stata descritta compiutamente per la prima volta nel 1753 dal medico
francese François Gigot de la Peyronie (chirurgo francese alla corte del Re
Sole), le sue cause sono tuttora ignote non
solo nella popolazione generale, ma addirittura fra gli stessi professionisti
medici, che spesso ne ignorano l’esistenza… al contrario però, come abbiamo
già anticipato, sono ben evidenti le conseguenze che provoca e la sua
diffusione è decisamente alta: si stima infatti che fino al 5% degli uomini può
esserne colpito, mentre nella popolazione di maschi diabetici può esserne
affetto un uomo su quattro.
Generalmente,
il primo sintomo è rappresentato da un dolore al pene quando è in erezione. Negli
stadi avanzati della malattia, oltre a un’evidente deformazione, è possibile
che insorga anche un deficit erettile che porta all'impotenza funzionale, cioè
all'impossibilità completa di avere rapporti sessuali.
La
terapia oggi in uso mira al mantenimento o al ripristino della vita sessuale;
inizialmente, è di tipo farmacologico o con agenti infiltrativi locali. Nelle
fasi avanzate, o quando l'attività sessuale non è proprio più possibile, la
soluzione definitiva è rappresentata dalla chirurgia, con interventi di diversa
complessità, che vanno dal semplice raddrizzamento alla chirurgia con impianto
di protesi.
In
Italia è di prossima commercializzazione una nuova e promettente terapia medica
per la malattia di La Peyronie. Si tratta di un farmaco che contiene collagenase,
le cui proprietà enzimatiche permettono di frammentare la struttura
fondamentale della placca di IPP, cioè il collagene.
Con
un ciclo di infiltrazioni locali di collagenase sarà infatti possibile ridurre
il grado di curvatura, senza dover ricorrere necessariamente alla chirurgia in
sala operatoria.
Ovviamente,
appena disponibile sul mercato italiano, noi di Androteam saremo pronti a valutarla.
Vi
teniamo aggiornati!
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