Per
affrontare col sorriso i diversi aspetti della nostra specializzazione, ma senza perdere
mai di vista la divulgazione e le problematiche mediche, vogliamo esaminare e
sfatare alcuni luoghi comuni che circondano l’urologia.
Questo,
infatti, è il primo di una serie di post che pubblicheremo sull’argomento.
La
vogliamo pensare come una sorta di rubrica periodica nella quale, di volta in
volta, analizzeremo e commenteremo alcuni luoghi comuni (talvolta divertenti, ma
altre volte drammaticamente molto seri) in cui ci imbattiamo quotidianamente in
reparto e in studio: un modo leggero, ma che riteniamo utile per fare un po’
più di chiarezza in tema di urologia e andrologia.
Ecco
l’elenco dei primi cinque luoghi comuni da sfatare, raccolti e scelti dalla nostra
casistica generale.
1) AI BAMBINI
NON SERVE L'UROLOGO, CI ANDRANNO QUANDO SARANNO GRANDI
Falso.
Molte delle patologie affrontate dall'uro-andrologo hanno un’elevata frequenza in età infantile e puberale. Una
visita specialistica è fondamentale,
una volta completato lo sviluppo sessuale (ossia intorno ai 12/13 anni), per valutare la fertilità del
ragazzo ed evitare che patologie facilmente
curabili in età giovanile (su tutte, il varicocele) possano compromettere la possibilità di
avere un giorno dei figli o, in ogni caso, una
vita sessuale più che soddisfacente.
2) L'UROLOGO È
QUELLO CHE A OGNI VISITA TI METTE UN DITO NEL SEDERE
Falso,
non sempre è necessario! L'esplorazione rettale è, certamente, parte significativa dell'esame obiettivo
urologico finalizzato, per lo più, a valutare
la salute della prostata. Ma non è vero che ogni volta che si va dall’urologo ci si deve sottoporre a questo
tipo di esame.
3) LA PROSTATA
"TI VIENE" SOLO QUANDO SEI VECCHIO
Falso.
La prostata non "ti viene"... perché è un organo che si ha da quando si nasce. Però, è durante l'invecchiamento, e
in seguito ai cambiamenti ormonali,
che questa ghiandola cresce progressivamente fino a raggiungere, dopo i 50 anni, dimensioni significative che causano i
famosi sintomi urinari
prostatici. Ed è, in ogni caso, sempre consigliabile rivolgersi a un urologo e farsi visitare periodicamente già a
partire dai 40 anni in su, per cercare prevenire
qualsiasi eventuale forma tumorale.
4) HO UN
TESTICOLO DOLORANTE E, IN BASE AI MIEI SINTOMI, SU INTERNET DICONO CHE SI
TRATTA SICURAMENTE DI TUMORE
Falso.
Prima di farvi prendere dal panico grazie al post che avete letto in internet su un forum qualsiasi, e prima
ancora di auto-diagnosticarvi, ascoltate
il parere di un medico specialista.
Il
dolore testicolare, infatti, è un sintomo estremamente aspecifico che solo raramente può essere associato al tumore. Nella
maggior parte dei casi si associa a
infiammazione del testicolo o alla cosiddetta torsione. Ciò che è certo è la necessità urgente di una
valutazione specialistica andrologica.
E concludiamo la nostra prima “TOP FIVE” con
uno dei luoghi comuni, da sfatare, fra i più gettonati... non chiedeteci il
perché!!!
5) LE POMPE VACUUM
PER ALLUNGARE IL PENE NON FUNZIONANO E SONO SOLO DANNOSE.
Falso. Ebbene sì, esistono alcuni studi che
hanno dimostrato come lo stretching dell'asta peniena possa determinare un
reale, anche se non particolarmente significativo, allungamento del membro
stesso. Ovviamente, essendo il nostro un ambito medico scientifico, non ci
riferiamo a quelle pompette vendute su siti più o meno raccomandabili o nei
sexy shop e che promettono ingrandimenti e allungamenti esponenziali. Anche se
il principio meccanico è il medesimo, ci riferiamo, invece, a specifici Vacuum
device medicali per la disfunzione erettile che permettono di ridare elasticità
al pene, specialmente dopo un intervento chirurgico o nelle malattie che lo
accorciano (vedi post su La Peyronie).
Nonostante tutto però, l'allungamento
realisticamente raggiungibile attraverso questi apparecchi (che, sottolineiamo,
devono essere prescritti da un medico) non supera mai il centimetro. Per
allungare in maniera significativa l'asta del pene, nei soli casi di effettiva
necessità dovuta a micropenia o a fibrosi, bisogna necessariamente ricorrere a
un trattamento chirurgico, affidandosi a un team medico specializzato nella
gestione delle problematiche genitali maschili.
Se
questo post vi ha incuriosito, interessato e avete voglia di togliervi lo sfizio
di capire se qualcosa che avete letto o sentito dire sia vero o falso in questo
campo della medicina, non esitate a fare qui la vostra domanda… oppure scriveteci
all’indirizzo info@androteam.it! Vi
risponderemo.