Qualche giorno fa, un amico giornalista ci ha chiesto un parere relativamente a quello che, oggi più che mai, rappresenta un problema sanitario decisamente rilevante, non solo dal punto di vista clinico, ma anche sotto il profilo sociale: l'infertilità maschile.
A questo proposito, vogliamo approfittare dell'apertura del nostro blog per ricordare, attraverso le parole del dott. Timpano che troverete al fondo del post, ciò che sosteniamo e dichiariamo quotidianamente ai nostri pazienti in merito alla prevenzione e al suo valore. Partendo da un dato per nulla edificante, ossia che l'età dei neo-papà in Italia è fra le più alte in Europa, non si può non considerare il fatto che la "qualità" del liquido seminale diminuisce con il trascorre degli anni... ed è per questo che più si avanza con l'età più aumentano le possibilità di risultare non fertile. Sicuramente, alcuni stili di vita considerati a rischio come il fumo o l’abuso di alcool sono pesantemente associati all’aumento dell’incidenza di questa situazione. Esistono però una serie di problematiche mediche che stanno contribuendo all’aumento di responsabilità da parte dei maschi nell’ambito dell’infertilità di coppia... che con l'età avanzata non hanno nulla a che vedere!Un esempio per tutti è il varicocele. Quante volte l'avete sentito nominare? Forse una volta o due, quando si è ragazzini (intorno ai 14,16 anni) e si va ancora dal pediatra pur pensando di non averne bisogno perché, probabilmente: "Primo: non ho bisogno che mia madre mi porti da un medico... sto benissimo e non ho bisogno che qualcuno mi guardi il pisello! Secondo: sono grande ormai, cosa vado a fare dal medico dei bambini?!". Ed è probabile che in quella stessa occasione il medico abbia accennato proprio al varicocele...Per chi non ricorda (comprensibilmente!) la spiegazione che ci ha fatto il medico a suo tempo, ricordiamo noi che si tratta una patologia, che può iniziare nell'adolescenza, alla cui diagnosi molti uomini arrivano solo da adulti, quando si trovano ad effettuare gli approfondimenti diagnostici per una documentata infertilità. Purtroppo, i giovani maschi fanno ancora molta fatica a programmare una visita dall’uro-andrologo, né gli è sufficiente sapere che molte delle patologie genitali, fra cui anche il varicocele, possono decorrere in modo del tutto privo di sintomi generali, come nel caso dell’azoospermia, cioè la completa assenza di spermatozoi nel liquido seminale. Per questo ci teniamo a ricordare su questa pagina, e ogni giorno ai futuri padri che visitiamo o a coloro che lo sono già e hanno figli adolescenti, quanto ha dichiarato il dott. Timpano:"C’è bisogno che gli uomini di tutte le età acquisiscano la consapevolezza che il controllo dall’uro-andrologo non viola la propria identità di maschio, ma al contrario aiuta a mantenere e migliorare la propria salute genitale, sia dal punto di vista riproduttivo che da quello sessuale".Quindi ragazzi, ex ragazzi, uomini tutti... non abbiate mai timore o imbarazzo di chiedere e confrontarvi con un medico specialista. Aspettiamo i vostri commenti in merito e, anche in forma anonima, chiedeteci tutto ciò che può esservi utile da sapere su questo argomento!
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