giovedì 18 agosto 2016

IL GRADO DI PREPARAZIONE DEL GENDER SURGICAL TEAM

Sulla prestigiosa rivista internazionale "Urology" è stato recentemente pubblicato un articolo, che ci vede fra i co-autori, relativo alla curva di apprendimento della vaginoplastica nella transessualizzazione MtoF.

In sostanza, ciò che andiamo a ribadire è che la chirurgia di conversione dei caratteri sessuali da maschio a femmina è estremamente delicata, impegnativa e molto complessa: non è, infatti, un'operazione esente da possibili complicanze... 

Per questo l’esperienza e il grado di affiatamento del team è indispensabile, ed è sempre per questo che ci domandiamo, nell'articolo, se esista un numero minimo di procedure di transessualizzazione che definisca il grado di preparazione e competenza del "Gender surgical team"?

In altri termini, quante procedure è necessario eseguire prima di raggiungere un livello di esperienza e accuratezza tale da abbattere in modo significativo il numero delle complicanze?

Per rispondere a tale domanda, il gruppo di urologi torinesi dell'Ospedale Molinette (di cui Androteam fa parte) ha analizzato e valutato tutti gli outcomes connessi con un risultato soddisfacente sia per i chirurghi che, ancor di più, per i pazienti. 

Queste le variabili più importanti che sono state delineate: 

  • Tempo operatorio
  • Profondità della vagina 
  • Perdite ematiche 
  • Giorni di ricovero 
  • Complicanze

Ed ecco il risultato!

Per raggiungere competenze elevate e risultati ottimali sono necessarie 40 procedure di transessualizzazione da maschio a femmina.


Qui il link per chi volesse approfondire http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27443465)



sabato 6 agosto 2016

NIENTE SESSO, SIAMO MILLENNIALS!


Un recente studio, pubblicato sulla nota rivista Archives of Sexual Behavior, delinea un sensibile cambiamento nel comportamento sessuale dei ragazzi nati dopo il 1990 (comunemente chiamati Millennials o iGen).

È emerso, infatti, che questi giovani abbiano uno scarso interesse per il sesso e, di conseguenza, una vita sessuale decisamente meno attiva rispetto ai propri genitori quando avevano la loro stessa età. 
Giusto per darvi la misura, il 15% dei ragazzi tra i 20 e 24 anni non hanno avuto rapporti sessuali da quando hanno compiuto la maggiore età... mentre per i nati nei mitici anni '60 questo fatto avveniva solo nel 6% dei casi!  



Non sta certo a noi giudicare se sia un bene, un male o solo una fase transitoria... Ma secondo il parere della nostra Rosa Bochicchio (consulente in sessuologia) un'educazione più mirata ai sentimenti aiuterebbe sicuramente a capire meglio la sessualità: in fondo, ciò che manca è l'erotismo, il quale richiede fantasia, desiderio e corteggiamento. 


...E l'immaginario erotico, per i ragazzi di questa generazione, è messo da parte dalla fruibilità di immagini pornografiche dirette che, purtroppo, lasciano poco spazio alla fantasia. 



Ovviamente nulla va demonizzato... ma solo educato!